Vinitaly: Carpenè-Malvolti celebra il 150° anniversario del debutto del prosecco all’Expo di Vienna nel 1873

La ricerca presentata stamattina è un excursus storico che ripercorre la prima partecipazione della Carpenè-Malvolti ad una Esposizione Universale. 

Nel medesimo contesto presentata anche la III° edizione del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti 

Centocinquant’anni del Prosecco sul palcoscenico internazionale. 

Nello stand B5 al Padiglione 5, questa mattina è andata in scena la presentazione in anteprima della ricerca “Il debutto internazionale del Prosecco all’Expo di Vienna 1873” – realizzata dagli Studenti del Corso di Trade e Consumer Marketing – che si è contraddistinta per la ricostruzione storica dell’Esposizione Universale di Vienna del 1873. 

Condotta dalla giornalista RAI Camilla Nata, alla presenza di Fabio Chies, Sindaco di Conegliano, si è tenuta la presentazione della ricerca al cospetto di un pubblico formato soprattutto dagli Studenti della Scuola Enologica di Conegliano, dell’Università di Parma, dell’Università di Brescia, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Campus di Brescia, dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e della Fondazione ITS Academy.

“Il modello dell’Esposizione Universale – sottolinea Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti – si coniuga con le più primordiali configurazioni storiche delle fiere, stabilendo di fatto una connessione tra Paesi con l’obiettivo determinare presupposti fondati sul confronto e sulla collaborazione proattiva. Connessione tra le menti illuminate che diventa risorsa strategica per progettare il futuro, proprio come è accaduto nel 1868 quando Antonio Carpenè realizzò il sogno di produrre un Vino Spumante che fosse anche democratico, riuscendo così ad identificare una specifica identificazione relazionale, sociale nonché economica tra un territorio ed i propri abitanti”.

Dalla prima Esposizione Universale tenutasi nel 1751 a Londra ad oggi si contano ben 320 eventi, che soprattutto a cavallo tra fine Ottocento ed inizio Novecento hanno avuto una enorme rilevanza storica finanche nella determinazione degli assetti geopolitici internazionali di ogni epoca. 

Oggi, pur essendone cambiati presupposti ed obiettivi – continua Domenico Scimone – il mondo delle Esposizioni Universali continua a rivestire un ruolo sempre più baricentrico nella strategia comunicativa globale, attraverso canali e strumenti sempre più evoluti nonché aderenti alle dinamiche intellettuali ed industriali di ogni fase storico-politica”. 

Nella ricerca è stata narrata una nuova tappa storica traguardata dalla Carpenè-Malvolti, che ha peraltro presentato in anteprima assoluta il “1873 Prosecco”; una nuova selezione spumantistica riservata proprio allo storico anniversario.  Una limited edition di sole 1873 bottiglie dedicata a quel vino che fu presentato a Vienna nel 1873.

Nel medesimo evento – ad ulteriore conferma dell’impegno storicamente assuntosi dall’Impresa nel sostenere lo sviluppo formativo e premiare le eccellenze tra le nuove Generazioni – si è tenuta la presentazione della terza edizione del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti, la cui cerimonia di consegna segue di anno in anno le celebrazioni legate alle città Capitale Italiana;  quest’anno si terrà a Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nell’ambito del Premio “Centum” promosso insieme all’Unione Imprese Centenarie Italiane

Il Premio di Laurea, infatti, è stato istituito in collaborazione con l’Unione Imprese Centenarie Italiane e promosso con l’Università Cattolica del Sacro Cuore Campus di Brescia e con l’Università di Brescia rappresentata da Michelle Bonera, Professore Associato del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia nonché Docente per il percorso in International Business e Marketing.

A portare i saluti della UICITALIA il Professor Claudio Baccarani,  componente dell’Osservatorio Scientifico Culturale della medesima associazione.

In collegamento web sono altresì intervenuti i vincitori delle prime due edizioni, Ignazio Lombardo dell’Università di Parma ed Andrea Barone dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che hanno portato la propria testimonianza.

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