Torchiato di Fregona

Il Colli di Conegliano Torchiato di Fregona è un vino passito a DOCG prodotto in Provincia di Treviso. Il Torchiato è una delle chicche enologiche del territorio. Per questo la Strada del Prosecco ha dedicato un itinerario al suo territorio di produzione DOCG, da Anzano a Fregona, Osigo, Mantaner, Cappella Maggiore e Sarmede, sede quest’ultima della prestigiosa Mostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia che ospita ogni anno tra novembre e dicembre un’ importante Mostra di opere e disegni di illustratori per bambini provenienti da tutta Italia e dall’estero.  Ogni anno si tiene nel mese di maggio una manifestazione che porta al pubblico le produzioni del Torchiato dell’ultima annata. E’ la mostra del Torchiato (www.prolocofregona.it). Si svolge presso il Centro di appassimento di Osigo, sede della Cantina Produttori di Fregona, con l’organizzazione della Pro Loco di Fregona. I produttori dell’area partecipano all’esposizione e degustazione delle proprie produzioni ed è una festa per tutti. Si raccolgono le gratificazioni di due anni di lavoro intenso e ci si misura fra le differenti aziende per definire le produzioni di più elevata tipicità e valenza aziendale.

Nella settimana della Mostra vi è la possibilità, per i visitatori, di partecipare a degustazioni guidate o meno di ogni singola produzione locale di Torchiato.

Quest’anno la mostra si svolgerà dal 12 al 28 maggio 2023.
In degustazione, saranno presenti oltre ai vini che insieme al Torchiato rappresentano la nostra DOCG anche la Boschera, il Verdiso, la Bianchetta e l’incrocio Manzoni 6.0.13: sono vini straordinari che raccontano la passione di un territorio, quello dell’Alta Marca Trevigiana. Il programma prevede alcuni appuntamenti per conoscere la natura, i sapori e la storia dei vini di Fregona, mentre una raccolta di scatti fotografici vi svelerà luoghi affascinanti e poco conosciuti. Non mancheranno le degustazioni a tema, quest’anno impreziosite dalla collaborazione con AIS e FISAR.
Infine, questa edizione segna un importante traguardo: l’anniversario della costituzione della Cooperativa Produttori del Torchiato e l’apertura del Centro di Appassimento, avvenuta esattamente 10 anni fa!
E proprio a dieci anni dall’apertura, i produttori hanno allestito una nuova area dedicata alla cantina, dove sarà presentato il neonato 10 ANNI PIERA DOLZA 2013.

CARATTERISTICHE

Vino raro, da meditazione. Limpido e dal colore giallo dorato intenso, con riflessi a volte ambrati, il Torchiato è un vino che all’olfatto si presenta ricco di aromi e di profumi, tra i quali si riconoscono immediatamente quelli di miele e di vaniglia, con sottofondo di frutta secca in genere e di legno. Al gusto è, invece, equilibrato: le componenti zuccherina, alcolica e acida si fondono armoniosamente conferendo al vino una certa struttura.
Un passito forte e delicato al tempo stesso, la cui limitata produzione ne fa un vino ricercato e di pregio che può accompagnare in modo eccezionale biscotteria e piccola pasticceria, ma che non teme il confronto neppure con fois gras e formaggi erborinati.

Deve il suo nome alla particolarissima procedura di produzione: i grappoli, selezionati da vigneti di Prosecco, Verdiso, Boschera e di altre uve non aromatiche, vengono lasciati appassire sino a primavera. Le uve sono pigiate sofficemente in torchi manuali con una resa che non supera il 25%. Il mosto ottenuto è posto a maturare in piccole botti di legno sino all’inizio del nuovo anno, quando i vignaioli lo travasano in bottiglia. Il Torchiato è dolce, di gradevole equilibrio alcolico, con riflessi dorati e profumo intenso. Il sapore è pieno e caldo. I grappoli vengono staccati maturi, dopo di che vengono appesi uno per uno a delle cordicelle o stesi su graticci in ambienti asciutti e ben arieggiati, avendo cura di togliere gli acini rotti o attaccati da muffe indesiderate. La durata dell’appassimento può variare a seconda della densità zuccherina che si vuol ottenere, ma in genere dura pochi mesi. Durante la settimana di Pasqua, si procede a diraspare i grappoli a mano e a torchiare gli acini appassiti dopo soffice pigiatura. Il mosto cosi ottenuto viene messo a fermentare per tutta l’estate in botticelle di legno, o in recipienti di vetro che garantiscono maggiore finezza al prodotto.
I locali dove vengono lavorate le uve appartengono tutti a piccole aziende della zona, che garantiscono una vinificazione artigianale. La costante temperatura degli ambienti consente un’ideale maturazione e affinamento del vino.

IL TERRITORIO

Tre i comuni in cui viene prodotto, Fregona, Cappella Maggiore e Sarmede, e tre le varietà di uve bianche impiegate: il prosecco, il verdiso e la boschera.

Di Sarmede risulta molto suggestiva l’area della piazza e del Municipio, circondata di case con i muri ornati da disegnatori per bambini. Fregona invece si estende alle pendici della foresta del Cansiglio ed è costituita da piccoli borghi soleggiati, sparsi sulle pendici del M. Pizzoc (m. 1565). All’inizio dell’800 qui arrivarono le popolazioni cimbre che per anni operarono nel Gran Bosco da Reme, punto d’origine della famosa strada Remiera percorsa dai carri che trasportavano il legname fino a Venezia.

Fregona è famosa per i prodotti tipici caseari che potete acquistare al Caseificio Agricansiglio nei  numerosi punti vendita in zona  e per la pregiata produzione del Torchiato Docg. Interessanti sono l’elegante Villa Salvador, in stile barocco; l’originale campanile della Chiesa arcipretale la quale conserva al suo interno pregevoli opere di scultura tra cui statue del Torretti, maestro del Canova; Villa Troyer, tipica villa montana del XVII secolo; infine le suggestive e spettacolari Grotte del Caglieron, un paesaggio dal fascino dantesco, modellatosi nei secoli attraverso l’erosione naturale e le attività estrattive umane.

A nord dei paesi del Torchiato si trova l’altipiano del Cansiglio, con la sua splendida foresta di faggi e abeti e con i suoi pascoli. Il Cansiglio è un esteso bosco regionale di rilevante importanza naturalistica e località turistica invernale ed estiva, con piste da fondo e discesa, campo da golf e stupendi percorsi per passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain-bike.

LA STORIA

Non esistono documenti che ne testimoniano con certezza l’origine, si possono tuttavia avanzare alcune ipotesi legate all’impiego religioso e alla modalità di conservazione dell’uva che trasformata in vino dava un prodotto ad elevata gradazione alcolica e zuccherina.
E’ più giusto, tuttavia, considerare il Torchiato come il risultato di una lenta e graduale evoluzione che i produttori locali hanno affinato nel tempo, e con assoluta certezza si può anche affermare che il suo nome deriva dal metodo di vinificazione, cioè la torchiatura.

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