Asolo

Visitare la Marca Trevigiana senza fermarsi ad Asolo è come andare a Venezia senza passare per San Marco. Asolo è la quintessenza della bellezza incastonata tra le colline. Una bomboniera con circa 9000 abitanti, e come tutte le bomboniere del Veneto merita una visita.

Se siete di corsa o di fretta rimandate ad un altra volta la sosta in questa meravigliosa perla del Veneto. Asolo deve essere visitata con grande calma, al rallentatore oserei dire. Le sue viuzze, i suoi palazzi, l’atmosfera di tranquillità che vi si respira affacciandosi a una delle terrazze che danno sui colli famosi per i loro vini e per aver ospitato personaggi come la Regina Madre d’Inghilterra o Marie Jose’, solo per citare due delle regine che ho avuto il piacere e l’onore di fotografare. Non scriverò l’elenco dei luoghi da visitare, eventualmente potrete leggere tranquillamente i suggerimenti nella pagina del sito (https://www.marcadoc.com/asolo/). L’invito è quello di passeggiare per le sue vie, armati di macchina fotografica. Uno spritz a uno dei tanti bar che si affacciano sulle “calli” che sembrano veneziane (forse per la grande influenza della Serenissima su questo “borgo” incantevole), un pasto con le specialità della zona bagnate da uno dei numerosi vini presenti nel territorio. Un Prosecco dei Colli Asolani o se siete più portati per i vini rossi un buon Montello Rosso DOCG di alta qualità, ottenuta con vitigni internazionali che in questi luoghi assumono una loro identità ben precisa. Venegazzù, Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay, Manzoni Bianco, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Carmenere e Bianchetta. L’olio e le ciliegie che oltre ai frutti regalano lo spettacolo primaverile della fioritura, i formaggi dell’area del Massiccio del Grappa. Finita la visita nel centro non mancate di perdervi tra i colli e visitare i dintorni, ricchi di sorprese e di panorami mozzafiato, di scorci da fiaba, di ville settecentesche e di un clima sereno e tranquillo che renderà la vostra visita indimenticabile.Pio Dal Cin (foto Pio Dal Cin)

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