
10 Apr Oasi Fontane Bianche a Fontigo
Le stagioni più indicate per visitare questo luogo sono l’autunno per osservare gli uccelli migratori (martin pescatore, germano reale, airone cenerino) e la primavera per la fioritura della flora locale (orchidee, olivello spinoso, salice bianco)… ma credo anche che d’estate qui si possa trovare riparo dalla calura. Oltrepassato su passerella il guado Barnes, si entra nell’oasi e ci si dirige verso destra entrando nel bosco golenale, il tragitto è sempre ben segnalato e non presenta alcuna difficoltà. Punto si osservazione. In breve tempo si arriva al punto di osservazione degli aironi cenerini e poco dopo alla torre di osservazione degli uccelli migratori che al suo interno contiene un pannello illustrativo sulle specie più rappresentative del posto.
Scesi dalla torre si prosegue lungo il tragitto sempre accompagnati dal fragore delle acque; se ogni tanto vi fermate a scrutare al loro “interno” potete anche intravedere qualche trota e uno strano insetto, del quale non ricordo il nome, che si muove nelle acque creando delle strane figure. Poco prima di completare l’itinerario si passa davanti a un capanno, dove è possibile fare una sosta, e a una sorta di penisola attrezzata con panchine e tavoli dove al tramonto il sole crea strani giochi di luce e dove vi invito a soffermarVi a guardare lo scorrere delle acque per notarne la purezza; in certi punti sembra che sul greto del fiume siano stati posati apposta dei sassi per creare un effetto pavimento.
Testi e foto tratti dal sito www.timetotravel.it

Passeggiata alle Fontane Bianche da Sernaglia della Battaglia
Difficoltà: bassa
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 circa
Abbigliamento: comodo, consigliate scarpe sportive
Periodo: tutto l’anno
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Partenza da piazza Martiri della Libertà a Sernaglia della Battaglia. Si prende per viale della Rimembranza e via Gravette fino all’incrocio con la circonvallazione. Subito a destra per 300 m. circa, in direzione Fontigo e quindi si prende la strada vicinale della Valle in corrispondenza del cartello stradale “Fontane Bianche e Parco Naturalistico”.
Lungo la “strada de la Valle” a sinistra si trova il “vecio mulin de Oria” e subito dopo si arriva al Piave e più precisamente al suo primo ramo denominato appunto “Fontane Bianche”: il nome, che prende spunto dalla limpidezza delle acque, identifica un’affascinante area golenale, allo sbocco dei torrenti Rabòs e Rospér nell’alveo della Piave, tra i paesi di Fontigo e Falzè di Piave.
La zona è quasi tutta ricoperta da una densa vegetazione, e percorsa da una fitta ragnatela di corsi d’acqua, alimentati dalle numerose sorgenti che qui affiorano.
Attraversati i tre ponticelli in legno, subito a destra si trova l’indicazione “percorso ecologico”; si costeggia sempre il ramo Fontane Bianche finché si arriva alla strada di via Casona (m 90).
Si risale la strada suddetta fino a raggiungere la chiesetta di Santa Libera e quindi attraversata la circonvallazione di Fontigo si ritorna al punto di partenza.
Descrizione passeggiata e mappa tratta dalla rivista ‘Festa – anno 2011′
MiniGuide e Mappe Turistiche della Marca Trevigiana in pdf
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