Sabato 24 ottobre si è rinnovato il consueto appuntamento presso l’azienda agricola di Giorgio Cecchetto con la vendemmia del Raboso Piave con i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) – Sezione Marca Trevigiana.
L’emergenza sanitaria non ha infatti fermato questa tradizione, anzi ha sviluppato nei ragazzi un vero e proprio senso di responsabilità: misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani, distanziamento sociale, mascherine sempre indossate e uno di loro che controllava che tutte queste misure venissero rispettate, hanno fatto sì che questa giornata si svolgesse in piena sicurezza.
Dal 2005, ogni anno, questi ragazzi si trasformano in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave, che con orgoglio presentano in primavera presso lo stand della Regione Veneto al Vinitaly di Verona. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Progetto Autonomia Sociale, che vede i ragazzi coinvolti in tutte le fasi della produzione del vino: dalla vendemmia alla pigiatura, dalla lavorazione all’ imbottigliamento, fino alla realizzazione delle etichette, rigorosamente disegnate a mano.
Il Raboso del Piave oltre a rappresentare il territorio e la sua storia, sa essere anche solidale contribuendo a progetti a supporto della collettività, con l’obbiettivo di rafforzare il valore che può nascere dalla sincera volontà di fare impresa in maniera condivisa e inclusiva.
Azienda Agricola Giorgio Cecchetto
La cantina Cecchetto, nata da una lunga tradizione familiare che la unisce alla coltivazione della vite e alla produzione del vino, ha la sua sede principale a Tezze di Piave, nel cuore dell’area Doc Piave, in provincia di Treviso.
La storia di Giorgio Cecchetto si intreccia saldamente con quella della sua terra e del suo vitigno più importante, il Raboso del Piave, un vitigno difficile da domare ma capace di colpire con il suo carattere ruvido, spavaldo, a tratti scontroso. Pertanto la produzione e la maggior parte degli sforzi aziendali sono tesi alla valorizzazione di questo vino, il figlio prediletto. In questa cantina si possono assaggiare diverse prove, interpretazioni, versioni, esperimenti, discutere di legni, affinamenti, vendemmie, strategie di vinificazione, appassimenti riguardanti questo vitigno della provincia trevigiana tradizionalmente incline alla spigolosità e qui interpretato secondo uno stile più moderno.