Ristorante Al Migò

A poche centinaia di metri dalle mura di Treviso, alla fine di viale Luzzati, nasce questo ristorante, giovane nell’anima e nello spirito.

Lo chef patron Migotto Mirco, appena trentenne, interpreta una cucina prevalentemente di mare, sposata felicemente ad innovazione e sperimentazione, che però da buon trevigiano verace che è lui, trae sempre ispirazione dalla tradizione.

Appena arrivati, sarete accolti in tavole eleganti di colore bianco che si fondono con i colori accesi delle pareti e dei quadri della pittrice trevigiana Cristina Salvatori. Nella bella stagione si può mangiare all’aperto in uno dei pochi giardini del centro cittadino, in un ambiente gradevole e accogliente; grandi tendoni bianchi e una fitta siepe crea quella giusta intimità dal caos cittadino.

Il menu del ristorante varia a seconda delle stagioni, potrete assaporare il gran crudo di pesci e crostacei dell’Adriatico;
l’insalatina di carciofi con colatura d’alici, scampi alla paprica dolce e coriandolo; bigoli al torchio con gamberi rossi e frutti rossi; San Pietro in crosta di sesamo con crema di patate al rosmarino, limone e porro croccante.

Ci sono anche tre menu degustazione: il mig8 da otto portate, il tradizionale e il vegetariano. E se ancora non sarete soddisfatti, sarà cura diretta dello chef nell’avvisarvi degli ultimi arrivi dal mercato ittico di Venezia o di Caorle. Golosi anche i dolci fatti in casa, come ad esempio le meringhette alla liquirizia ripiene di mou bollente e tortino al cioccolato con cuore morbido. Di apprezzabile impegno e spessore la carta dei vini, ricca di vini triveneti, dove c’è anche una selezione di vini al calice.

Nella sala banchetti, che si trova separata dalla sala ristorante, si organizzano cene aziendali, meeting, conviviali e serate a tema come quelle dei “Ristoranti del radicchio” di cui il ristorante ne è socio.

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