Padova. Mostra “L’occhio in gioco” fino al 26/02

Illusione del movimento, giochi cromatici, inganni prospettici, specchi deformanti, effetti ottici…

Come un ottovolante, questa mostra, che unisce pittura, scultura, fotografia, scienza e tecnologia, vi porterà su e giù, avanti e indietro nel tempo, tra Medioevo e contemporaneità, Picasso e i fratelli Lumière, Kandinskji e Balla, Man Ray e Klee e Boccioni e Duchamp, alla scoperta dei molteplici e affascinanti espedienti, artifici, stratagemmi e giochi di prestigio con cui l’uomo è riuscito a trarre in inganno gli occhi.

Un viaggio caleidoscopico sul confine tra arte e scienza, in una città, Padova, nella quale questi due mondi si sono sempre intrecciati, da Galileo fino alla scuola di psicologia della percezione e alla nascita del Gruppo N, collettivo artistico-culturale patavino all’avanguardia nell’arte ottico-cinetica al quale è dedicata la monografia che conclude una mostra che, in questo modo, si unisce alle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.

Lo straniamento, le allucinazioni, le vertigini provocati da molte delle opere esposte, potrebbero indurre lo spettatore a porsi una domanda simile visitando una mostra come L’occhio in gioco: volutamente concepita secondo una prospettiva internazionale, infatti, l’esposizione esplora le ricerche artistiche e i tantissimi modi in cui, dal Medioevo a oggi, il senso della vista è stato raggirato, ingannato, illuso.

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