OSTERIA SENZ’OSTE, CONVIVIALITA’ e AMICIZIA
L’osteria senza l’oste a Santo Stefano di Valdobbiandene, patria del cartizze e del prosecco, si trova in un eremo collinare dal quale si possono ammirare vigneti e dolci vallate dal verde riposante. Questa osteria è stata attrezzata di tutto punto per appetitosi spuntini da consumarsi in solitaria o meglio con parenti, ospiti e amici o in gruppo.
Ma ecco la particolarità: l’oste non c’e’, ci si serve liberamente e l’offerta per ciò che si è gustato è lasciata all’onestà degli avventori, soprattutto turisti, che possono depositare in una cassetta sul tavolo della cucina il denaro. I cibi (di ottima qualità) sono ben conservati in contenitori su cui sono leggibili i vari prezzi. Alla fine sazi e soddisfatti si tirano le somme e si lasciano i soldi nell’apposito cassetto.
“L’OSTERIA SENZ’OSTE” A VALDOBBIADENE :
UN’OASI INCANTEVOLE DI PACE, BELLEZZA E CIVILTA’
L’osteria senz’oste esiste.
Non è una leggenda metropolitana come alcuni credono.
L’osteria senz’oste è un luogo ”magico” che si trova immerso nelle splendide colline del comune di Valdobbiadene (TV); un luogo da “vivere” con intensità, dove poter ammirare un paesaggio incantevole in tutte le stagioni e in tutte le ore e dove mangiare cibi semplici, ma di ottima qualità.
Interno dell’osteria senz’oste.
L’oste, come suggerisce il nome del posto, non c’è; ogni persona che arriva in questa osteria si serve da sola scegliendo tra scaffali, mensole e frigoriferi quello che preferisce.
Si paga poi alla fine, seguendo un listino prezzi e mettendo il denaro in un contenitore/musigna che funge da cassa.
Interno dell’osteria senz’oste.
Non è facile arrivare qui visto che non ci sono indicazioni di nessun tipo, il proprietario vorrebbe che questo luogo rimanesse “esclusivo” e fosse conosciuto solo tramite il “passa parola“ tra persone amiche che conoscono bene il senso dell’onestà e del rispetto.
Io ci sono stata la prima volta la scorsa estate e da allora questo posto è diventato “un rifugio” dove respirare il silenzio, il profumo della natura, il senso del bello e l’armonia della nostra terra.
L’interno della vecchia casa rurale è accogliente (spesso d’inverno c’è anche il caminetto acceso) e la piccola terrazza panoramica sembra un trampolino di lancio verso l’infinito.
Qui, anche se non si è soli il “clima” è sempre magicamente inconsueto, la non presenza dell’oste fa sentire tutti “custodi” di un luogo tanto prezioso quando delicato. I confini tra i tavoli spariscono, lo scambio di opinioni ed emozioni è sorprendentemente facilitato e le amicizie nascono con spontaneità. Ci si sente tutti più liberi e sereni in un luogo dove il proprietario (che a volte gira in borghese tra le persone) ha deciso di fidarsi, cosa rara al giorno d’oggi, del genere umano. Chissà forse anche il signor Cesare (questo il nome del proprietario) la pensa un po’ come Ghandi che affermava:
“Non bisogna perdere la fiducia nell’umanità. L’umanità è come l’oceano. Se poche gocce dell’oceano sono sporche, non per questo l’oceano diventa sporco.”
…o forse ha solo trovato un modo originale per guadagnare senza investire troppo e mettendo alla prova l’onestà delle persone attraverso il senso di responsabilità, esclusività e segretezza.
Lascio ad ognuno di voi le considerazioni in merito e vi auguro di “scoprire” prima o poi quest’osteria.
Buon viaggio tra le nostre bellissime colline e buona “caccia al tesoro”.