La Chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave e i suoi affreschi

A pochi chilometri da San Polo di Piave, in direzione Oderzo, sorge la chiesa di San Giorgio immersa tra vigneti e campi coltivati. Fu eretta nei pressi dell’antica via romana che da Oderzo risaliva il Piave verso Feltre e Trento. La località di San Giorgio infatti nasce lungo l’antico percorso della Opitergium-Tridentum, strada molto importante costruita in epoca pre-romana dai Paleoveneti. Conserva al suo interno splendidi affreschi del ‘400 fra i quali spicca un’Ultima Cena tutta speciale.

I ritrovamenti archeologici fatti durante i lavori di restauro hanno dimostrato che la località di San Giorgio era abitata già al tempo dei Romani. Nelle vicinanze sono stati trovati i resti di un acquedotto e si ipotizzache la zona fosse un territorio agricolo assegnato ai veterani dell’esercito romano.

Sembra che San Giorgio, santo guerriero, sia diventato il patrono di questa chiesa per mezzo dei Longobardi. Nel 737 la Pieve di San Polo viene affidata ad Acquileia, ed è proprio qui che per la prima volta si parla di San Giorgio, facendo ipotizzare che la chiesa potrebbe essere stata costruita tra il VII e l’VIII sec d.C. Di certo e’ documentata la sua presenza nel 1034.

Altare del II sec. ritrovato durante i lavori di scavo come pietra basale del muro Sud

La Chiesa nella zona era attiva già nel Medioevo come testimoniano le antiche sepolture rinvenute sotto la sacrestia, anche se la forma attuale è del millequattrocento.

Conserva al suo interno splendidi affreschi del ‘400
fra i quali spicca un’Ultima Cena

Da notare, accanto all’agnello nel vassoio, gamberi rossi e chele sparse e vino rosso (raboso?) che sono da sempre caratteristici del posto e sono anche oggi una specialita’ rinomata della cucina di San Polo di Piave. L’Ultima Cena coglie l’attimo in cui il Cristo annuncia il tradimento di Giuda. Mentre gli Apostoli si interrogano su chi sia il fra loro il traditore, il Cristo stacca un boccone di pane per darlo a Giuda che gli sta di fronte e stringe nel pugno la borsa dei denari.

Particolare affrescato dell’ultima cena, vengono evidenziati i gamberi e il vino rosso, forse l’antico Raboso. Dipinto da Giovanni di Francia nel 1466

La Chiesa di San Giorgio ed i suoi affreschi

Il nucleo più antico della Chiesa di San Giorgio è stata edificato verso la metà del XV secolo sopra una struttura già preesistente (dei documenti la citata già nel 1034). Al suo interno è conservato uno stupendo ciclo di affreschi recentemente attribuiti a Giovanni di Francia (Metz 1420? – Conegliano ? 1473/85), pittore molto attivo anche nel feltrino e successivamente nel coneglianese (alcuni affreschi sono stati staccati ed ora collocati e visibili presso il Museo del Castello di Conegliano).

Del ciclo originario fanno parte in senso orario, da sinistra, ‘La Madonna del Rosario con San Francesco’, ‘’Ultima Cena’, la Storia di San Giorgio in quattro “Capituli” dei quali sono andati perduti i due centrali nell’ampliamento seicentesco per creare l’abside, i santi Sebastiano e Bernardino da Siena e i Santi Giacomo Maggiore e Antonio Abate. Nella chiesa vi sono altri affreschi di epoche successive quali due Madonne col Bambino, una datata 1520 e l’altra databile alla fine del XV secolo, un San Rocco del XVI secolo e un San Martino del XVIII secolo.

Affresco di San Martino all’interno della chiesa

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