Itinerario storico-naturalistico “dal sacro al pro…secco” a Vidor

Facile passeggiata che si snoda nel territorio del comune di Vidor, attraverso luoghi sacri e colline ricche di vigneti.

La passeggiata proposta è tratta dall’itinerario storico-naturalistico “dal sacro al pro…secco”, individuato dal Comune di Vidor sul territorio e segnalato da bacheche informative lungo il percorso.

Si suggerisce di iniziare dalla chiesa parrocchiale di Vidor e procedendo sulla pista ciclo-pedonale lungo la SP28 si giunge al centro commerciale residenziale “il Capitello” e si imbocca via Tintoretto; da lì si scende per un sentiero in mezzo alla vegetazione e si raggiunge l’alveo del Piave (“grave del Piave”) dove il paesaggio è costituito da grandi prati; lungo una strada bianca si arriva alle pendici dell’abbazia di Santa Bona, eretto attorno al 1100 da Giovanni da Vidor: luogo molto suggestivo da dove lo sguardo può scorgere il noto ponte e, sullo sfondo, il massiccio del Grappa. Da qui percorrendo la breve salita a ridosso del muro dell’abbazia si incontra il borgo antico di via Bressana e dopo il primo tratto iniziale si può visitare il cippo dedicato al capitano Stefanino Curti, alpino medaglia d’oro al valor militare durante la Grande Guerra. Da qui ci si può dirigere nuovamente al punto di partenza.

Questi furono i luoghi che videro il fronte più avanzato degli austriaci nella Prima Guerra Mondiale: le  testimonianze in questi luoghi sono ancora varie e significative. Ora tutto il territorio è coltivato a vite in uno splendido paesaggio candidato a diventare Patrimonio Unesco.

Difficoltà: bassa
Tempo di percorrenza: 1 ora circa
Abbigliamento: comodo, consigliate scarpe sportive
Periodo: tutto l’anno

A Vidor si consiglia la visita:
abbazia di Santa Bona;
chiesa del Santo Nome di Maria, realizzata su progetto di Rossi nel XVIII secolo;
chiesa di S. Maria Vergine Addolorata, con monumento ai Caduti, che sorge nel luogo in cui si trovava il castello di Vidor, oggi distrutto.

A Colbertaldo si consiglia la visita:
chiesa di S. Andrea, chiesa medievale ampliata diverse volte a partire dal XVIII secolo;
santuario della Madonna delle Grazie citato fin dal 1346.

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