Inaugurato il tratto della Pedemontana Bassano Ovest-Montebelluna

Inaugurato il tratto della Pedemontana Bassano Ovest-Montebelluna

Giornata storica oggi con l’inaugurazione del tratto di 35 chilometri della Pedemontana Bassano Ovest – Montebelluna.

Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia era felice di vedere finalmente aperta questa tratta dell’autostrada che, una volta terminata coprirà un tragitto di 94.5 chilometri e regalerà al Veneto un’infrastruttura unica e capace di collegare le varie zone produttive della Regione tagliando notevolmente i tempi di percorrenza.

Erano presenti tra le numerosissime autorità il viceministro alle infrastrutture Alessandro Morelli, il ministro Erika Stefani, il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, molti sindaci del territorio tra i quali, oltre che al primo cittadino di Bassano Elena Pavan, Elzo Severin di Montebelluna, Ruggero Feltrin per Trevignano, Paolo Guizzo di Volpago del Montello e Maurizio Cavallin per Giavera del Montello.

UN’OPERA D’ARTE

Zaia ha definito senza mezzi termini l’autostrada “Un’opera d’arte” e ha ripercorso il non facile iter ad ostacoli che ha portato all’inaugurazione di oggi. “Ringrazio tutti quelli che si sono impegnati, ciascuno nell’area della propria competenza, perché questo momento fosse possibile – ha aggiunto il governatore – I sindaci e tutti quelli che ci hanno creduto e veramente lo hanno voluto con tenacia. Il risultato di oggi non era scontato, è stato il frutto di una collaborazione, di uno sforzo collettivo e di una sinergia che non è mai venuta meno.” Zaia ha ringraziato Elisabetta Pellegrino, direttore della Struttura di progetto della Pedemontana e il presidente della concessionaria, Matterino Dogliani chiedendo simpaticamente: “Uno sconto per quel mezzo chilometro in più dei 94, quando l’opera sarà terminata” incassando un loquace sorriso da Dogliani. Ha ricordato anche i lavoratori, presenti con le loro divise color arancio e in particolare uno di loro che ha perduto la vita durante i lavori. “Un’autostrada che è innovativa, sostenibile e che sarà un’autostrada che invito i veneti a percorrere e ad usare.” Un’autostrada sostenibile e attenta all’ambiente: “L’autostrada delle api” l’ha definita Zaia ricordando l’impegno degli apicoltori della zona a posizionare le arnie nei prati lungo il tracciato. Un modello “Made in Veneto” che non tarderà ad essere emulato sia per la sua bellezza estetica, che per il totale rispetto dell’ambiente. Il governatore ha esortato i Veneti ad usarla e ad apprezzarne il grande valore. I pedaggi rimarranno alla Regione che pagherà un canone all’impresa costruttrice.

Bassano del Grappa diventa raggiungibile quindi in pochi minuti. Una città che con il suo rinnovato e ristrutturato ponte si riveste del ruolo di ponte tra le province di Treviso e Vicenza. “Vedo i ragazzi di Treviso correre per andare a Bassano a bere uno spritz in una delle meravigliose piazze della città e i ragazzi vicentini fare altrettanto verso Treviso” – È stato uno dei commenti. Il consiglio regionale era presente al completo e Zaia li ha invitati tutti sul palco per la foto ricordo di una giornata che entrerà senza dubbio a far parte della Storia del Veneto. Il governatore, dopo la foto insieme, li ha ringraziati per il loro impegno e il loro lavoro “dietro le quinte”.

L’impegno della Regione era quello di costruire un’opera diversa, innovativa, sostenibile e che potesse non solo diventare un modello da seguire ma che si integrasse nel territorio senza sconvolgerlo. La Pedemontana oggi ha mostrato il suo “volto migliore” diventando parte del territorio. Un’opera che una volta terminata nei suoi 94.5 chilometri darà nuovo slancio all’economia e al turismo di un Veneto che desidera oggi più che mai di ripartire dopo le chiusure e le restrizioni a causa della pandemia. Muoversi in velocità e sicurezza in un Veneto produttivo e laborioso, questo è fondamentalmente lo scopo di questa Pedemontana che con l’apertura dei 35 chilometri di oggi diventa un importante segmento tra le due province di Treviso e Vicenza avvicinandole fisicamente, socialmente e culturalmente.(foto e testo Pio Dal Cin)

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