Giardino Botanico Alpino

Il Giardino è stato istituito nei 1972 grazie all’idea del prof. Giovanni Giorgio Lorenzoni, docente all’Università di Padova e del dott. Giovanni Zanardo, ispettore dell’allora Azienda Statale per le Foreste Demaniali, che ne avviarono la realizzazione. Il Giardino è dedicato alla memoria del prof. Lorenzoni nel 1994 ed ufficialmente inaugurato nel 1995 da Veneto Agricoltura, attuale ente gestore.

La struttura rappresenta una realtà molto importante, non solo per la sua bellezza e funzionalità ma perché permette di osservare e conoscere in uno spazio limitato un elevato numero di specie vegetali e di habitat spazialmente lontani tra loro.
Nel Giardino si è voluto infatti accogliere la flora e la vegetazione del massiccio montuoso Col Nudo-Cavallo in cui rientra il Cansiglio, articolata e organizzata in un complesso di ambienti diversi, dai prati e dai luoghi umidi alle rocce e ai boschi.

Il Giardino è collocato in una posizione centrale dell’Altopiano del Cansiglio, occupa un’area carsica di circa 3 ettari a 1000 m di quota e le aiuole si dislocano su diversi livelli, separate da prati ed alberi.
Rispetto alla situazione iniziale il giardino è stato progressivamente ampliato per l’annessione di aree limitrofe rappresentative dell’altopiano per aspetti naturalistici e geomorfologia e completato con una efficiente rete di sentieri.

Nel corso degli anni inoltre si è passati dalla presenza di circa 70 piante nel 1978 alle quasi 1.000 attuali e la prospettiva è quella di avvicinarsi il più possibile alle circa 1500 specie presenti nel massiccio.
Questo è stato possibile facendo evolvere le “tradizionali” aiuole in veri e propri habitat, presentati tutti come insiemi naturali, le torbiere, le lame, i greti dei torrenti, le pareti rocciose, le doline e gli inghiottitoi e così via.
Questo ha creato una piacevole visione d’insieme ma soprattutto permette ai visitatori di conoscere e apprezzare ambienti che ormai nelle Alpi si stanno facendo rari e in alcune zone sono del tutto scomparsi.ù

I giardini botanici alpini possono essere considerati un luogo di elezione per l’educazione naturalistica, la didattica in ambiente e la conservazione della biodiversità, sempre più importante per sensibilizzare le nuove generazioni (ma anche quelle future) su questo tema cruciale.
Per svolgere questa funzione serve il coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto, dalle scolaresche ai gruppi di turisti, al singolo visitatore, fornendo informazioni e conoscenze. La divulgazione ad ampia scala delle problematiche legate alla tutela delle specie e degli ambienti minacciati è importante nel quadro della strategia globale di salvaguardia della biodiversità vegetale; questa infatti dipende principalmente dal comportamento rispettoso dei cittadini verso le specie sensibili e gli ambienti che le ospitano.

Il Giardino Botanico Alpino del Cansiglio ha quindi importanti funzioni didattiche ed educative e necessita di manutenzioni e migliorie continue, utili ad incrementare la conoscenza dei visitatori e a valorizzare il territorio stesso, costituendo inoltre un importante supporto al turismo locale.
Per questo il Giardino è sede di eventi culturali di vario genere, mostre fotografiche sui boschi e gli animali, concerti all’aperto, proiezioni di carattere storico e naturalistico oltre che di visite naturalistiche guidate.

Il giardino contiene inoltre un termine veneziano del ‘600 e dun altro è appena all’esterno della recinzione e visibile dall’interno.
Attualmente le aperture del giardino e le attività di animazione sono gestite in collaborazione con l’Associazione Naturalistica Lorenzoni.

Orari

Mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 17.00

Sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00

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