Fregona- La chiesetta di San Daniele- Un panorama mozzafiato

Testo e foto – pio dal cin- riproduzione riservata

LA CHIESA . SOGNO DEL RE E LA SPIEGAZIONE DEL SOGNO DA PARTE DEL PROFETA DANIELE

La VISITA alla CHIESETTA di SAN DANIELE in localita’ OSIGO. Se dalla pianura guardate verso il CANSIGLIO la potrete vedere, piccola, bianca e con un campanile a fianco. A seguito, la spiegazione di come raggiungerla. Dalla strada principale, con un passo lento e’ raggiungibile in mezz’ora di PERCORSO FACILE e adatto anche ai piu’ piccoli (se accompagnati). L’interno non presenta particolare interesse se non per la statua LIGNEA della MADONNA DI LORETO. Dietro l’altare una PALA di poco pregio artistico(i locali lo chiamano familiarmente “San Daniele dei gatt per la poca somiglianza degli animali a dei leoni) rappresenta l’episodio BIBLICO di SAN DANIELE, il PROFETA gettato in pasto ai leoni dal re Nabucodonosor che nel suo secondo anno di regno fece un sogno che lo turbo’ tanto da fargli perdere il sonno. Per essere sicuro che i maghi e gli indovini del regno potessero interpretare il sogno, il re non disse quale fosse il contenuto del sogno:” Se siete dei veri maghi mi direte voi cosa ho sognato e ne darete spiegazione- Disse il sovrano- Diversamente sarete uccisi, assieme alle vostre famiglie, senza nessuna pieta’” A Daniele, in sogno apparve un ANGELO che gli spiego’ il SOGNO DEL RE al quale il PROFETA dette una spiegazione” (Dal LIBRO di DANIELE)

COME RAGGIUNGERLA DA FREGONA

Aperta tre volte l’anno. Raggiungibile con un facile sentiero di montagna immerso nel verde. (si parte dai 327 metri s.l.m. di Osigo (46°00′42.91″N 12°21′00.22″ECoordinate: 46°00′42.91″N 12°21′00.22″) che e’ una frazione di FREGONA, nota per le GROTTE DEL CAGLIERON e il TORCHIATO DI FREGONA (un vin santo eccellenza del territorio)

Da FREGONA si sale verso il CANSIGLIO, dopo un paio di chilometri troverete sulla destra un ampio parcheggio dopo il quale arriverete al QUARTO tornante (segnato alla vostra sinistra all’inizio dello stesso). Proseguite dopo il tornante per circa 150 metri e troverete a sinistra sul ciglio della strada il PRIMO CAPITELLO della VIA CRUCIS . Questo e’ l’inizio del sentiero (facile ma consiglio scarponcini da montagna). Con passo lento salirete a circa 400 metri s.l.m. passando davanti ai rimanenti 13 CAPITELLI della VIA CRUCIS .

IL PANORAMA

Pur essendo ad una quota relativamente bassa, lo spettacolo e’ assicurato. Si vedono benissimo FREGONA E VITTORIO VENETO, IL MONTELLO e le COLLINE di CONEGLIANO VALDOBBIADENE patrimonio dell’UNESCO dal 7 LUGLIO 2019

VITTORIO VENETO E SULLO SFONDO IL MONTELLO

LA CHIESETTA

L’esterno della chiesa FREGONA VISTA DA SAN DANIELE

Una volta raggiunta la sommita’ , fermatevi a guardare il panorama, seduti in una delle panchine messe a disposizione dai volontari del gruppo alpini di OSIGO. Lo spettacolo e’ assicurato.

il piccolo campanile non offre spunti interessanti o di rilievo, a parte una scritta , vedi foto sotto (sembra circa anni Quaranta o Cinquanta) sul lato Ovest. La chiesa viene aperta al pubblico TRE VOLTE l’ANNO. In occasione della festa del PATRONO , il Profeta DANIELE (rappresentato in una pala tra i LEONI sopra il piccolo altare all’interno) , per la festa della MADONNA DI LORETO (10 Dicembre) e durante la SETTIMANA SANTA .( Non durante questa del 2022)

L’INTERNO

La piccola chiesa (sembra) essere stata un eremo nell’antichita’ Nella zona ci sono tracce di insediamenti PALEOVENETI ancor oggi oggetto di ricerche. L’interno e’ spoglio e adatto ad ospitare 50, 60 persone al massimo. Colpisce appena entrati la bella statua della MADONNA DI LORETO, girando lo sguardo verso destra, sopra il piccolo altare una pala che raffigura SAN DANIELE tra i LEONI. ( i locali lo chiamano amichevolmente “San Daniele dei GATT” per la somiglianza dei “leoni” ai nostri piu’ comuni amici a quattro zampe) Nelle pareti spoglie e bianche non ci sono affreschi. Sulla sinistra un piccolo quadro di SAN FLORIANO

SAN DANIELE CIRCONDATO DAI LEONI ALL”INTERNO DELL”OMONIMA CHIESETTA

PER CONCLUDERE

La chiesetta esternamente non si presenta molto interessante e abbisogna di lavori di tinteggiatura. Lo stesso per l’interno. Direi che il punto di forza sia sicuramente la vista mozzafiato che si gode all’esterno una volta percorso il facile ma leggermente dissestato sentiero (45/ 50 minuti a passo lento).

LA MEDA, UNA CURIOSITA TUTTA FREGONESE

Per tenere viva la TRADIZIONE il gruppo degli alpini capitanato da LUIGI BATTISTIN ha preparato con grande maestria una MEDA, anzi due. Una piccola e una grande. LA MEDA era un sistema antico di conservare all’aperto il FIENO in eccedenza, con un’arte specifica che gli ALPINI hanno deciso di riproporre perche’ non si perda questa antica tradizione locale. (foto copyright – tutte le foto – pio dal cin)

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