Conegliano, città del Cima e del Prosecco

Conegliano, conosciuta anche come ‘perla del Veneto’, e’ posta a metà strada tra la montagna e la pianura e punto di passaggio, e’ da sempre un sito strategico. E’ la più popolosa e industriosa città della Sinistra Piave, sulla strada Pontebbana e sulla linea ferroviaria Venezia-Udine con deviazione per il Cadore.
E’ da secoli nota in Italia e nel Mondo per la fama che le diede il suo grande pittore Gian Battista Cima (1459-1518), inoltre per la prima Scuola Enologica sorta in Italia (1876) e per il vino Prosecco D.O.C.G. dei suoi colli.

Conegliano, fin dal XII secolo, seguì le sorti del comune di Treviso passando dagli Ezzelini agli Scaligeri, che la munirono di nuove fortificazioni, fino alla Repubblica di Venezia a cui Treviso passò nel 1337, e la breve parentesi dei Carraresi (1384-1388). In tutto questo peridodo fu innalzato il Castello e potenziata la cinta muraria a difesa del borgo. Il paese si abbellì anche di palazzi signorili e istituzionali.

Per chi vede Conegliano per la prima volta, il Castello è il suo tratto più caratteristico. Al suo interno si trova oggi il Museo Civico.

Nel centro storico di Conegliano si sviluppa l’antica via XX Settembre (Contrada Granda) che con la caratteristica Piazza Cima, sono il cuore della città.

via-XX-settembre conegliano(ven 157) - Consorzio Pro Loco Quartier del Piave

Contrada Granda, è stata per secoli il centro economico e culturale della città. La via, oltre a contenere le strutture fondamentali del tessuto urbano quali il Duomo, il Teatro Accademia e il Palazzo Comunale, attraverso un susseguirsi di strutture architravate e archivoltate con muri impreziositi da affreschi, accoglie stupendi Palazzi che sono nati via via a partire dal XV secolo. Le famiglie nobili e piu’ potenti facevano a gara per costruire il palazzo più imponente e fastoso, come segno tangibile della loro ricchezza e nobiltà. Nel 1865, in occasione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, al posto dell’antica porta del Ruio, vennero costruite due torrette, da cui deriva l’attuale nome di Porta Dante.

Un altro simbolo di Conegliano è la Fontana dei Cavalli o del Nettuno, recentemente restaurata. La fontana era collocata nell’attuale piazzetta 18 Luglio 1866, in cima alla scalinata degli alpini. Trovo’ definita sistemazione nell’attuale posizione nel 1838, approfittando del passaggio per Conegliano dell’imperatore Ferdinando I Augusto d’Austria.

CONEGLIANO. FONTANA DEL NETTUNO. | ANCHE DETTA FONTANA DEI C… | Flickr

Ma Conegliano invita anche ad andare fuori porta: una gita lungo le colline circostanti, coltivate a vigneto e disseminate di paesi di grande interesse storico e artistico, consente al visitatore oltre al godimento di un paesaggio di rara bellezza, di alcuni singolari monumenti e architetture spontanee disseminati lungo le colline, la degustazione dei vini e dei cibi tipici della zona.

IL DUOMO E LA PALA DEL CIMA

Il Duomo e la Sala dei Battuti - Visit Conegliano

Il Duomo è una pregevolissima costruzione risalente al XIV secolo; la facciata è incastonata tra i palazzi della contrada, è coperta dall’elegante struttura ad archi ogivali della Scuola dei Battuti: sulla facciata di questa è presente un grande affresco, considerato il più vasto affresco murale del Veneto e libro dipinto sulla strada. Sia gli affreschi che impreziosiscono l’esterno sia quelli dell’interno (Sala dei Battuti) sono del Pozzoserrato e realizzati nel Cinquecento. All’interno del Duomo, struttura sobria a tre navate, è possibile ammirare l’unica opera del Cima ad essere conservata nella sua città natale: la Pala di Conegliano, datata 1492 e posta dietro l’altare maggiore. Degna di nota è anche la tela rappresentante Santa Caterina battezzata dall’eremita di Palma il Giovane, posta sopra il portale.

La facciata porticato è abbellita con Scene dell’Antico Testamento affrescate dal Pozzoserrato alla fine del XVI secolo. L’interno, a tre navate, è stato riportato al primitivo aspetto gotico da un attento e ben condotto restauro.

Fra le opere spicca la celebre pala d’altare raffigurante la Madonna in trono col Bambino, Santi e Angeli, capolavoro di Cima da Conegliano.

Gli altri lavori del Duomo sono disposti soprattutto lungo le pareti delle navate esterne, opere di artisti di indiscussa fama tra i quali Francesco Beccaruzzi, Ludovico Pozzoserrato e Palma il Giovane per citarne alcuni.

La Sala dei Battuti

Direttamente collegata al Duomo è la Sala dei Battuti, nata come luogo di adunanza della Confraternita religiosa. La Sala risale al XIV secolo, successivamente restaurata: è ornata degli splendidi affreschi di Francesco da Milano, Jacopo Pozzoserrato e una parte attribuita a Girolamo da Treviso, raffiguranti Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento (XVI secolo).

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