Asolo, la città dai Cento Orizzonti

La “città dai cento orizzonti” (così Giosuè Carducci definì Asolo) sorge alle pendici meridionali dei Colli Asolani, fra le Prealpi e la fertile Marca Trevigiana.

Il moltiplicarsi degli orizzonti deriva appunto dalla continua sovrapposizione dei profili collinari, in un crescendo apparentemente senza fine per chi guarda a settentrione. Del resto questo paesaggio, caratterizzato da distese incantevoli di ulivi, boschi, filari di cipressi e terrazzamenti a vigneto, ha fatto di Asolo una località di soggiorno famosa ormai da secoli, anche oltre i confini nazionali. L’itinerario in centro è una progressiva immersione nel fascino tranquillo che contraddistingue uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Punto di partenza quasi obbligato è l’antica Piazza Maggiore, oggi Piazza Garibaldi, da raggiungere percorrendo i “foresti” che risalgono i versanti della collina. Questa prima postazione panoramica fornisce subito un’immagine vivida del ruolo svolto dalla città sotto il dominio della Serenissima di Venezia e soprattutto alla fine del Quattrocento, quando ospitava la corte di Caterina Cornaro, regina di Cipro in esilio. Al centro, sulla fontana cinquecentesca tuttora alimentata dall’acquedotto romano, svetta il leone alato di San Marco. Scendendo una scalinata si raggiunge il Duomo costruito su un edificio termale romano e poi rifatto nel Settecento. La facciata sembra romanica ma è stata completata alla fine dell’Ottocento, mentre sul fianco si conserva un protiro rinascimentale. I maggiori tesori, però, sono all’interno del tempio: su tutti la Pala dell’Assunta di Lorenzo Lotto e un dipinto di soggetto analogo di Jacopo Bassano. L’altare maggiore in marmo di Carrara è opera di un tal Pasino Canova, nonno del ben più famoso Antonio. Notevole anche la Loggia del Capitano (all’angolo con via Regina Cornaro) coperta da affreschi cinquecenteschi, lapidi e stemmi. L’edificio è sede del Museo Civico che annovera il Tesoro della Cattedrale, una sezione archeologica e un’interessante raccolta di opere d’arte (Bernardo Strozzi, Canova, Luca Giordano). Belle case gotiche e rinascimentali accompagnano la passeggiata su via Browning (dedicata al grande poeta inglese che qui compose i versi di “Asolando”) e su via Cornaro. Quest’ultima conduce alle strutture superstiti del Castello della Regina, in parte demolito nell’Ottocento. Restano in piedi la torre dell’orologio, la “torre mozza” e la sala delle udienze in cui recitò Eleonora Duse (divenuta il Teatro Duse). Parte del giardino è stato assorbito da Villa Beach, la residenza di Robert Browning. La parte più suggestiva del centro è racchiusa fra Piazza del Mercato, via Dante e Piazza D’Annunzio, dove sorge il settecentesco Palazzo Beltramini, oggi sede del Municipio. Il nucleo storico termina in alto con la medievale Porta del Colmairon, superata la quale un sentiero gradinato sale alla suggestiva Rocca poligonale, con torri e mura merlate. Dagli spalti si gode un panorama meraviglioso sui rilievi delle Prealpi e sulla pianura sottostante. Da Asolo, inoltre, due brevi spostamenti consentono di raggiungere Maser (10km a est) con la splendida Villa Barbaro progettata dal Palladio e decorata da Veronese e Vittoria, e il Tempio del Canova a Possagno (9km a nord-ovest).

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