MAY 24: STAGE 16 SACILE-CORTINA

MAY 24: STAGE 16 SACILE-CORTINA
A day of waiting, and here, on Monday 24 May, at the end of the second week of running, the Sacile-Cortina, the classic Dolomite stage with the climbs of the Fedaia Pass, at the foot of the Marmolada, of the Pordoi Pass (Cima Coppi of this year, the highest point reached by the race) and Passo Giau from where the dive towards the finish line in Cortina will begin. With 212 km and 5700 meters in altitude it will be the most demanding stage of the entire Giro. Shortly after the departure of salt to Cansiglio (through the Crosetta pass from Vittorio Veneto) to descend to Belluno and after Agordo tackle in sequence the Fedaia Passes (the Marmolada that gave Pantani the Maglia Rosa 1998 – Montagna Pantani), Pordoi (summit Coppi) and Giau with the long and demanding descent to Cortina d’Ampezzo.

ZAIA: THERE IS NO TOUR WITHOUT VENETO
«There is no Veneto without the Giro and there is no Giro without the Veneto – Zaia began – but from today we can say that there is no Giro without Mauro Vegni and there is no Mauro Vegni without the Giro , such and many are the organizational skills, collaboration and territorial sensitivity of the director. Working with team spirit, we have brought to Veneto again this year moments of the highest value, sporty yes, but also promotional and image, with half of Italy attached to the TV, many fans on the streets, who will be able to respect all the anti Covid, dozens and dozens of connected nations. A wonderful sport in which, however, everything is true, nothing is in any way retouched, with plains, hills, mountains, historic cities, natural environments as an extraordinary amphitheater of one of the most exhausting sports efforts ».

THE 2022 EDITION
Zaia did not fail to look to the future, ensuring that Veneto “will also be the protagonist of the 2022 edition” and, addressing Vegni, asking that “an important time trial will return to Veneto next year and that we can think of a new suggestive final arrival as was the one at the Verona Arena ».

www.giroditalia.it
Ulteriori informazioni su Giro d’Italia 2021: le tappe in Veneto VENEZIA – Storia, cultura, arte, territorio, spettacolo sportivo e difficoltà tecniche. C’è davvero tutto, quest’anno, nella parte veneta del Giro d’Italia di ciclismo 2021, che toccherà le città di Verona, Cittadella e Cortina d’Ampezzo. Le tappe venete della corsa rosa sono state presentate oggi alla stampa, in videoconferenza, alla presenza del Presidente della Regione, Luca Zaia, del Direttore del Giro, Mauro Vegni, alla Presenza dei Sindaci Federico Sboarina (Verona), Luca Pierobon (Cittadella) e Gianpietro Ghedina (Cortina). 21 MAGGIO: TAPPA 13 CON ARRIVO A VERONA Il Giro entrerà il Veneto il 21 maggio, con la tredicesima tappa da Ravenna a Verona, dedicata a Dante Alighieri (sepolto a Ravenna e per alcuni anni del suo esilio vissuto a Verona) nel settecentesimo anniversario della morte. Tappa che si svolge interamente lungo le strade di pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano. Si percorrono strade rettilinee e generalmente larghe. Salvo soprese, la classica tappa per velocisti con un finale veloce e spettacolare lungo le strade del capoluogo scaligero. 22 MAGGIO: TAPPA 14 CITTADELLA-ZONCOLAN Il giorno dopo, sabato 22 maggio, Cittadella ospiterà il via di una tappa molto dura, che attraverserà il Veneto per 70 chilometri fino a Conegliano, con arrivo in Friuli sul Monte Zoncolan, rinvigorendo la sua fama di «città ciclistica», dopo aver ospitato i campionati italiani 2020 e altre tappe dei giri precedenti. Sarà la prima delle tappe di alta montagna del secondo fine settimana. Presenta solo la salita di Monte Rest lungo il percorso, ma il finale è durissimo. Si scala lo Zoncolan dal versante di Sutrio (l’unica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni) che presenta negli ultimi 2 km pendenze che toccano il 25/27% nel drittone finale appena prima del traguardo. 24 MAGGIO: TAPPA 16 SACILE-CORTINA Un giorno di attesa, ed ecco, lunedì 24 maggio, a chiusura della seconda settimana di corsa, la Sacile-Cortina, il classico tappone dolomitico con le scalate del Passo Fedaia, ai piedi della Marmolada, del Passo Pordoi (Cima Coppi di quest’anno, il punto più alto toccato dalla corsa) e del Passo Giau da dove inizierà la picchiata verso il traguardo di Cortina. Con 212 km e 5700 metri di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro. Poco dopo la partenza di sale al Cansiglio (attraverso il passo della Crosetta da Vittorio Veneto) per scendere su Belluno e dopo Agordo affrontare in sequenza i Passi Fedaia (la Marmolada che consegnò a Pantani la Maglia Rosa 1998 – Montagna Pantani), Pordoi (cima Coppi) e Giau con la lunga e impegnativa discesa fino a Cortina d’Ampezzo. ZAIA: NON C’È GIRO SENZA IL VENETO «Non c’è Veneto senza il Giro e non c’è il Giro senza il Veneto – ha esordito Zaia – ma da oggi vien da dire che non c’è il Giro senza Mauro Vegni e non c’è Mauro Vegni senza il Giro, tali e tante sono le capacità organizzative, la collaboratività e la sensibilità territoriale del direttore. Lavorando con spirito di squadra abbiamo portato in Veneto anche quest’anno momenti di altissimo valore, sportivo sì, ma anche promozionale e d’immagine, con mezza Italia attaccata al televisore, tanti appassionati sulle strade, che sapranno rispettare tutte le regole di sicurezza anti Covid, decine e decine di Nazioni collegate. Uno sport meraviglioso nel quale però è tutto vero, niente è in alcun modo ritoccato, con pianure, colline, montagne, città storiche, ambienti naturali come straordinario anfiteatro di una delle fatiche sportive più massacranti». L’EDIZIONE 2022 Zaia non ha mancato di guardare al futuro, assicurando che il Veneto «sarà protagonista anche dell’edizione 2022» e, rivolto a Vegni, chiedendo che «l’anno prossimo torni in Veneto una cronometro importante e che si possa pensare a un nuovo suggestivo arrivo finale come fu quello all’Arena di Verona». www.giroditalia.it
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