Prosecco Superiore di Cartizze

IL SUPERIORE DI CARTIZZE è il cru della denominazione ed è rappresentato da una piccola area di 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di S. Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene.

Nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille, che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo, una costante riserva d’acqua, che permette alle viti di svilupparsi in modo equilibrato.

Il “Cartizze” è uno spumante sontuoso. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall’albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto. Il sapore è piacevolmente rotondo, con una morbida sapidità, alla quale il sottile perlage conferisce vigore al gusto. Conosciuto nella versione Dry, presenta un residuo zuccherino fino a 32 gr/l, si abbina a dolci della tradizione, pasta frolla, crostate di frutta e focacce. Recentemente alcuni produttori hanno introdotto anche la tipologia Brut.

Il nome, “CARTIZZE”, indica la famosa e ristretta zona collinare, di circa 100 ettari, completamente vitati, all’interno della zona del Prosecco DOCG e più precisamente del comune di Valdobbiadene nelle frazioni di Saccol, Santo Stefano e San Pietro di Barbozza. E’ qui che si produce il celebre Prosecco Superiore di Cartizze o brevemente Cartizze.

Un vero e proprio cru che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno antichissimo, originatosi dal sollevamento di fondali marini. Sopra la roccia madre si trova uno strato di terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo una costante riserva d’ acqua, così che le viti si sviluppano in modo equilibrato.

L’area e’ caratterizzata da un terreno roccioso a costituzione chimica equilibrata con umidità costante, dove l’uva di prosecco matura più lentamente e gode, alla fine, di un corredo acido ed armonico più ricco e completo.

Dai 107 ettari della sottodenominazione Superiore di Cartizze, si ottengono mediamente 1 milione di bottiglie ogni anno di uno spumante unico e sontuoso.

Il prodotto viene chiamato Superiore e si differenzia dal Prosecco di Valdobbiadene-Conegliano per alcune caratteristiche:

• zona: comune di Valdobbiadene, località Cartizze.
• uva: 100% glera
• esposizione dei vigneti: Sud
• colore giallo paglierino carico.
• E’ caratterizzato da un insieme di profumi fruttati dolci come la pera, la mela, la pesca e l’albicocca con delle note fresche ed invitanti di agrumi, di fiori d’acacia e rosa.
• Sapore sapido, pieno, equilibrato con un perlage particolarmente fine e persistente.
• Gradazione alcolica: 11,6 % vol
• Gradazione zuccherina: fino a 32 grammi per litro
• Acidità Totale: 5,5 grammi per litro

Le uve che provengono dal Cartizze devono essere vinificate solo all’interno del comune di Valdobbiadene e inoltre il Superiore di Cartizze può essere commercializzato solo se spumantizzato e messo in bottiglia. Di norma la spumantizzazione avviene secondo metodo Charmat.

Abbinamenti consigliati:

Ottimo con pasta frolla, crostate alla frutta, dessert con creme, pasticceria secca, dolci al cucchiaio. Ottimo comunque anche come aperitivo.

Servire a 6 – 8 °C.
Bicchiere consigliato: Calice

Metodo di produzione

Nel Cartizze, ad ottobre inoltrato l’uva di Prosecco raggiunge una completa maturazione, ciò garantisce una maggiore concentrazione di aromi e sapori e la possibilità di dare allo spumante un gusto più amabile e denso senza pregiudicarne la freschezza. Il vino base è ottenuto per accurata fermentazione in bianco, sino a quasi totale esaurimento dello zucchero naturale originario (una traccia di zuccheri collabora a conservare il fruttato), dopo il vino viene lasciato sottostare ai freddi invernali che lo spogliano dei tartrati e ne provocano l’illimpidimento.

In primavera al vino vengono aggiunti i lieviti selezionati, capaci di fermentare sotto pressione e a temperature piuttosto basse, e dello zucchero in quantità tali da ottenere, con la sua successiva fermentazione, la pressione voluta. Alla fine della fermentazione non rimane che lo zucchero voluto per garantire l’amabilità. Il vino fermenta a una temperatura sui 15°C e dopo una quindicina di giorni o più raggiungerà la voluta pressione. A questo punto la rifermentazione viene bloccata affinché rimanga la dose desiderata di zucchero residuo, mediante la refrigerazione delle autoclavi. In tal modo il lievito cala al fondo ed il vino, dopo 8-10 giorni di sosta a tale temperatura, viene passato, con opportuni accorgimenti che permettono di non perdere pressione, in altre autoclavi da cui poi si passa subito all’imbottigliamento. Per imbottigliamento viene usata la classica Prosecco, di colore verde, che garantisce la protezione del vino dalla luce. Ogni bottiglia viene prima sciacquata e poi riempita, tappata con il classico tappo di sughero e vestita con l’ etichetta. Le bottiglie vengono poi riposte in cantine al buio, dove riposano a temperature ed umidità costanti, permettendo in questo modo al vino di maturare. Dopo 30-40 giorni il vino è pronto per essere spedito.

Metodo di conservazione

Il Prosecco DocG di Conegliano-Valdobbiadene, se conservato in ambiente fresco e buio, mantiene le sue peculiari caratteristiche per dodici o diciotto mesi e più (sullo scaffale la rotazione consigliata è di cinque/sei mesi). Dà il meglio di sé a 8 -10° C, prodotto quasi esclusivamente nella versione Dry, questo spumante si accompagna ai dolci della tradizione, dalla pasta frolla alle crostate di frutta, alle millefoglie alla crema e alle focacce; ma spesso non resiste alla tentazione di abbinarsi a piatti salati che abbiano una componente piccante, con i quali saprà esprimere tutta la sua piena e matura personalità. Ottimo non solo alla fine di ogni pranzo importante, ma per ogni brindisi augurale, per rendere più festosa ogni cerimonia, più allegra ogni festa, più solenne ogni incontro. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze è davvero l’inimitabile suggello ai momenti belli della vita.

Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze

• DOCG Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano
• Istituito con decreto del 02/04/1969
• Gazzetta Ufficiale del 07/06/1969, n 141
• Resa (uva/ettaro) 120 q
• Resa massima dell’uva 70,0%
• Titolo alcolometrico naturale dell’uva 10,0%
• Titolo alcolometrico minimo del vino 11,0%
• Estratto secco netto minimo 15,0‰
• Vitigni con cui è consentito produrlo
• Prosecco:100.0%

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